20190608 Il Càlàmito basso
Giorni fa rufolando nei raccoglitori sui ripiani della mia libreria ho trovato una busta, conteneva fogli di carta carbone.
Combinazione tempo fa ne cercavo uno perché volevo trasferire un disegno su una tavoletta di legno per pirografarlo. Ero convinto di averne qualcuno ma non sono stato capace di trovarlo. Il disegno l’ho fatto a mano ed è venuto sufficientemente bene per lo scopo che avevo. Il risultato della pirografia non mi ha invece soddisfatto, ma non è questo ora il punto.
Guardando quei fogli di carta carbone mi sono chiesto quanti, dei giovani di adesso, ne conoscesse l’esistenza e la funzione. Perché quella è una tecnologia obsoleta, superata, non più necessaria.
Eppure ai suoi tempi la carta carbone ha risposto brillantemente ad una necessità. Non c’erano fotocopiatrici, non c’erano files di Word ma c’era lo stesso il bisogno di fare velocemente delle copie.
Riesco ad immaginare l’impegno e l’ingegno profuso da tecnici di allora per migliorare un prodotto che aveva un mercato enorme, quello delle copie. Immagino, ma dico cose a caso, la tenuta dell’inchiostro sul foglio, il valutare quale fosse il corretto spessore del foglio e così via. Molte aziende del settore si facevano concorrenza per offrire alla clientela prodotti sempre più mirati. Ricordo che senz’altro c’erano carta carbone nera, blu ed anche rossa.
Poi una nuova tecnologia, la fotocopiatrice, ha completamente sovvertito il settore, nuovi tecnici si sono dedicati a migliorarle e la carta carbone è letteralmente sparita dalle cartolerie. Si è persa così la conoscenza di una tecnologia ed anche la memoria dell’ingegno impiegato per trovare quella soluzione. È così anche ai giorni nostri, magari i computer quantici sostituiranno la tecnologia dei computer attuali, tecnologia che quindi si perderà come noi abbiamo perso la conoscenza di tecnologie che ci hanno preceduto e che sono state la risposta ottimale atta a risolvere problemi di quei tempi.
Un esempio che mi viene in mente è il meccanismo chiamato “Càlàmito basso”, impiegato nella tecnologia delle locomotive a vapore e che, con una soluzione tecnica che sfiorava la genialità, risolveva un grosso problema di stabilità delle locomotive di allora.
Eppure quasi nessuno ma già ai miei tempi ne sospettava nemmeno l’esistenza e la funzione.
Una cosa curiosa è che il meccanismo antagonista del càlàmito basso e che svolgeva la funzione per sua natura opposta, aveva un suo nome specifico, ora non ricordo più quale, ma sicuramente non era “càlàmito alto” pur se per logica di funzionamento, posizione all’interno della locomotiva e altre considerazioni lo avrebbe dovuto avere.
Io ho immaginato che il motivo principale sia stato questo: in fase di progettazione i due meccanismi, così necessari l’uno all’altro per il corretto funzionamento reciproco per il loro scopo nella locomotiva, si fossero chiamati appunto “càlàmito alto” e “càlàmito” basso.
Diciamo che il càlàmito basso, con la sua forma che ricorda quella della mezzaluna, è nato già perfetto, non ha avuto bisogno di sostanziali miglioramenti. Quell’altro meccanismo, quello antagonista, ha avuto una genesi più modesta, alla “intanto facciamolo così”, ed ha avuto nel tempo e nel miglioramento della tecnologia una ottimizzazione della sua funzione che adesso rispondeva anche ad altre necessità. Ho ipotizzato quindi che per questo motivo di sostanziale modificazione strutturale abbia iniziato ad essere indicato con un nome differente mentre il càlàmito basso abbia mantenuto il suo benché ormai la specificazione non fosse più necessaria.
Dico la verità ho fatto delle ricerche in internet ma non ho trovato riscontri a questa mia teoria.
Comunque sia, il paragone concettuale che faccio tra la tecnologia divenuta obsoleta del càlàmito basso e quella divenuta altrettanto obsoleta della carta carbone resta valido per spiegare il concetto di “oblio di una tecnologia” che era poi lo scopo del mio ragionamento.
Non inficia il senso del mio ragionamento il fatto che il “càlàmito basso” io non sappia proprio cosa sia, è un nome che mi sono inventato sul momento anche perché come funzionassero le locomotive a vapore io non ne ho proprio idea.